Come di routine, quando si esce a pesca con il proprio compare, pur essendo a pesca, fioccano già idee sul dove andare la prossima volta.
E sproloquiando su eventuali discese all’inferno, ci rendiamo conto di avere un potenziale paradiso a distanza di…pochi euro.
Quindi ci si mette d’accordo ad andare in esplorazione, nell’Isola dell’Isola. Imbarcata la macchina sul primo traghetto disponibile, arriviamo sull’Isola ancora a notte fonda.
Le condizioni meteo marine non sono delle migliori, poco mare e poco vento. Decidiamo per questo, dopo un lungo giro per le scogliere, seppur al buio, di destinare la nostra alba nella punta che si estendeva maggiormente verso il mare, nell’ovest dell’Isola.
Montati i nostri fidati jerk (un MMT 190 GLWG per me e uno ACC per il mio compare), cominciamo a sondare lo strato d’acqua superficiale.
Dopo pochi lanci Omar incanna un bel barracuda, segno di una buona attività già prima dell’alba :
Si scattano due foto, giusto il necessario per un ricordo. Già, un ricordo, niente di più importante.
Le botte in canna si susseguono numerose, sembrano particolarmente interessati a recuperi con forti jerkate ma intervallate da qualche attimo. Ed è proprio durante un recupero di questo tipo che incanno un’altro bel barracuda. La botta in canna è forte, la prima fuga è veloce e noto con piacere che non vuole mollare il colpo, punta il largo e verso il fondo. Comincio a pomparlo, è ancora buio, le gambe mi tremano per l’adrelina in circolo, è una sensazione di euforia che poche volte ho provato con un pesce in canna, ma sono deciso a vincere questo combattimento con l’obiettivo del rilascio.
Dopo due fughe dritte, asseconda le mie pompate, piantandosi sul gradino. E’ stanco, gira intorno, ed è questo il momento giusto per portare al termine il combattimento : decido di scendere dal punto alto in cui avevamo deciso di lanciare, forzo il pesce ed è fatta…
Appare bellissimo nel riflesso della luce da testa, ancora in acqua lo stimo sui 5 kg, ed infatti al boga peserà poco più della previsione. Sono contentissimo, salto da una parte all’altra, mentre Omar acchiappa la digitale io libero il pesce dalle fastidiose ancorette….
Mi ritengo soddisfatto del combattimento…
Omar scatta due foto di rito :
Oramai completamente soddisfatti della pescata, ed in procinto dell’alba, decidiamo di pescare solamente top water : alle prime luci inseguimenti e bollate mozzafiato ci fanno fermare il cuore.
Ricevo un attacco a popper, mentre Omar decide di montare un Pro q 145…la mossa decisiva.
Il tempo di fare due S lineari come solo il porco sa fare, e l’acqua esplode. Esclamo “Hai visto che bollata!”, ed Omar, con la Falcon in progressiva piega risponde “Ce l’ho!”.
E una furia, decide dove andare e cosa fare, Omar è in completa balia dell’essere, e solo con pazienza e tempo si possono portare a termine catture importanti. Omar ha nelle sue corde tutte queste capacità, decide di aprire la frizione, di assecondare le fughe, non ha fretta di vederlo.
In cuor suo sà già che andrà a buon fine, lo leggo nella serenità con cui pompa il pesce.
In poche fughe prende molta treccia, ma , con enorme dispiacere per lui, è pur sempre un barracuda, ed anche se crede di poter vivere da riccola , viene riportato alla realtà all’ennesima pompata di Omar, nella quale aggalla per un attimo prima di essere ospite sulla terra ferma per poche foto.
E pesante, il boga a malapena riesce a tenermi lontano dalle sue forti mascelle.
Lo libero dalle ancorette, e lo passo ad Omar, decisamente soddisfatto :
Peserà circa 7 kg, ed il sorriso di Omar vale tutta la foto.
A luce piena sono uscite un paio di ricciolette, ed i barracuda esplodevano ancora a galla, ma la curiosità dei pescatori in barca ci ha fatto optare per lo smettere di pescare. Credo che non tutti abbiano lo stesso rispetto per il mare e rilascino le prede nella nostra percentuale. Ed avendo capito che in quello spot i pesci sono tanti è grandi, è meglio preservarlo da occhi indiscreti.
Aver discusso sul dove andare, sul cosa usare, sul come usarlo, vale la soddisfazione di aver combinato molteplici variabili nella maniera corretta, trovando sicuramente dei pesci collaborativi. Nelle quali variabili, ha sempre la maggiore rilevanza il divertimento, il quale non è mancato.
In quello spot non torneremo presto, anzi, forse non ci torneremo proprio. Non perchè sia pericoloso nè lontano, ma perchè siamo già pronti ad esplorare tanti altri spot, partoriti da altrettanti sproloqui pescatori. Sperando di essere sempre così fortunati.
Alla prossima!
Matteo