Barracuda VS Soft Bait – “Nec videar dum sim” (Parte 2)

XXXXX

Dal Latino “nec videar dum sim”.

Non per apparire ma per essere.

Frase non a caso.  Prima di mettere alcune foto di divertentissimi barracuda, vorrei esprimere una mia idea.

Sarò sintetico. Credo che un buon pescatore non si valuti dalla quantità e dalla qualità delle sue catture,  nemmeno dalle foto, mezzo con il quale si tende ad apparire agli occhi degli altri, per essere considerati buoni lanciatori. La differenza la vedo nell’approcciarsi al mare, nel leggere gli spot, nel formulare ipotesi e trasformarle in idee da mettere in pratica. La vedo nel rispetto del mare, dei suoi abitanti, delle persone che ci circondano. Prima valuto la persona, solo dopo viene il pescatore.

In tanti, io compreso, dovremo andare  a pesca per goderci, al meglio, questo viaggio di sola andata. Ed andare meno alla ricerca della cattura a tutti i costi.

Detto questo, let’s go.

Non ho voglia di scrivere i soliti poemi pallosissimi, vi lascio alle foto ed al alcune didascalie :

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Giornata con poco mare, vento da nord ovest e freddo. Barracuda attivi, alcune catture con le HB ma molti più attacchi sulle Soft Bait.

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Esca skippata sul pelo dell’acqua, leggermente piombata, un paio di balzelli e BAM, barra in canna, molti salti e divertimento a mille. Il trecciato fine e la GLX rendono il divertimento doppio.

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Ecco perchè uso il cavetto. Può capitare a volte che l’esca venga ingoiata completamente. Il barra in questione è stato comunque rilasciato, seppur con difficoltà. Meno male che a pesca con me la sera c’era un amico veterinario (Grazie Ale!), che è riuscito  a levare l’amo attraverso una branchia senza arrecare danni al predatore.

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Questa foto è di un bel barra pescato in solitaria. Lo scatto rende poco ma vi assicuro che mi ha fatto penare, sopratutto nel salpaggio a trecciato in mano. Non so quanto potesse essere grande, ma ha tirato parecchio.

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L’attrezzatura può sembrare sottodimensionata, ma non lo è assolutamente. L’inverno e la primavera preferisco affrontarle con attrezzature leggere, così da far riposare gomiti, spalle e polsi già affette da patologie non derivanti, ma peggiorate, dalla pesca.

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In condizioni di calma piatta mi concedo recuperi meno lineari e più jerkati, a volte più efficaci delle solite jerkatine o degli stop.

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Devo dire di essermi particolarmente divertito durante queste poche uscite. Ripeto, ci sono pescatori molto più bravi di me nella pesca al barracuda con le Soft Baits, ma mi andava di condividere queste belle serate primaverili con voi.

Mi spiace solo che, in questo periodo, stia relegando la pesca a ruolo panchinaro, dietro mille altri impegni lavorativi e non.

Ormai non riesco neanche più a ritagliarmi due ore di notte tolte al sonno.

Mi manca la salsedine vaporizzata che sporca gli occhiali, imbianca la giacca e impasta le mani. Mi manca troppo.

E’ ora di rivedere le priorità, sicuramente prima la salute mentale, derivante dal numero di sedute in scogliera. Destinare il mio tempo a ciò che lo merita, investire su ciò che ricambia maggiormente. Riempire l’anima di emozioni, di quello che ci rende felici, cibarci dei sorrisi selfmade, meno di quelli degli altri. Ergo, destinare più tempo a noi stessi e ai nostri cari, fòttercene alla grande di chi non ci rappresenta niente.

Perchè, credo che nella vita, ci sia chi merita tutto, tutto il mio amore e la mia benevolenza, tutto il mio tempo, tutto quello che posso anche il sangue.

E chi non merita neanche acqua.

Il motivo di questo discorso?  Ho dedicato troppo tempo dietro a cose e persone che non valevano niente. Pur sapendolo,a volte. Poi, un giorno succede una cosa, e tutto diventa chiaro come il cielo. Il resto passa in secondo piano. Tutto passa in secondo piano.

Ti rendi conto di essere un cerino che brucia, che neanche troppo lentamente consuma la sua miserabile esistenza senza lasciare nessuna traccia. Non si può passare questo viaggio a fare ciò che non ci và.  Sopratutto, quando abbiamo i minuti contati.

Non per apparire ma per essere. Il tempo è l’unica cosa che non ci ridanno indietro. 

Alla Prossima?

Matteo

1 commento su “Barracuda VS Soft Bait – “Nec videar dum sim” (Parte 2)”

  1. wow! mi sono letto tutto il blog, è molto bello Matte, che dire complimenti e scrivi molti altri articoli. Un saluto 🙂

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