Riporto, prima di tutto, le caratteristiche della casa :
Tipo: sinking minnow, long casting
Lunghezza: 95 mm
Peso: 18 g
Ami: Seaspin Très T3X, super-sharp, corrosion resistant salt water treble hooks 3X, n°2 #4
Profondità di nuoto: 30-90 cm
Inizialmente titubante, ho deciso di provarla dopo che l’amico Massi (Stambe) ha cominciato a catturare qualche spigola. Sinceramente, la forma non mi piaceva più tanto, e , seppur la paletta pronunciata era indizio di uno scodinzolio interessante, i darter hanno sempre avuto la precedenza.
Ma una sera, cercando la spigola in ambiente naturale, le solite esche non erano di gradimento della regina. Frugando nelle mille plano che di norma mi porto appresso, scorgo lo stria. Alla fine, penso, cappotto per cappotto, perchè non provare.
Monto l’esca nella clip e le faccio assaggiare per la prima volta nella sua carriera l’acqua salata. La serata è senza vento, nè a favore nè contro, ma l’esca vola lontano. Con la GLX riesco a sentirne le vibrazioni, con piccole jerkatine le faccio fare svariati cambi di direzione, seguiti da accellerazioni e stop & go.
Quasi a recupero terminato….BAM! L’esca si ferma e la frizione, tarata morbida per la pesca alla spigola, cerca di partire, ma con poca convinzione. Assesto una ferrata alla regina che si è fatta fregare da questo cioccolatino…due pompate ed eccola…pronta ad uscire fuori dal suo habitat per giusto una foto in autoscatto :
Non è grandissima, ma sono pienamente soddisfatto. Utilizzo il boga giusto un secondo per la foto, ed una volta rimessa in acqua fugge via pimpante :
Dopo il nulla. Rilancio ma niente.
Decido di tornarci la sera dopo, le condizioni non erano delle migliori, freddo, vento da terra, ma ero troppo curioso di riutilizzare lo stria.
Cambio punto perchè quello del giorno prima era già occupato dai surfcasters. Opto per una lingua di sabbia vicino al gradino.
I lanci si susseguono ma niente, alterno lo stria al silicone, per finire con i darter. Niente di niente. Comincio a passeggiare alternando i lanci, fin quando non torna il turno dello stria. Trovo un punto dove la corrente riusciva a farlo nuotare quasi da solo, una caratteristica in cui un esca da spigola non può toppare, ed infatti, dopo un paio di lanci aggancio una bella spigoletta :
Anche in questo caso, una foto veloce e poi via in acqua :
Devo dire di aver cambiato radicalmente idea sullo stria. Si lancia bene, trattenuto in corrente scodinzola il giusto, risponde bene alle jerkatine ed il suo wobbling recuperato veloce alternato agli stop mi piace da impazzire. Non è un esca da recuperare velocissima, pena la fuoriuscita della stessa fuori dall’acqua. Ma, a mio avviso,un esca che nasce per la spigola, non ha bisogno di essere recuperata troppo veloce.
Un esca particolare, con un nuoto che non ha bisogno di grandi personalizzazioni ma all’occorrenza si presta alla fantasia del pescatore.
Alla prossima!
Matteo
Bellissima recensione matteo ; io mi innamorai dello stria ancora prima che uscisse…lo provai un paio di lanci, ee lo comprai al volo! Ci presi(o persi, causa rottura della canna dovuta alla mia inesperienza) una bella spigola, e diversi barracuda che a quanto pare gradiscono il suo “scodinzolio”… (amche una seppia a dire il vero )ultimamente il nostro “feeling”e un pochino calato,però dopo aver letto tuo post/recensione penso che sia giunto il momento di spolverare il piccolo grande plastichetto! 😉
Si, ho ricordo della bella spigola persa, peccato 😦 E un esca che se usata in condizioni ideali fà la differenza 😉